sabato 28 gennaio 2012

TERREMOTO

Madre terra che sconquassi il mio piccolo mondo di fragilità
io sono nulla.
Corro a piedi nudi sporcandomi il viso e le lacrime che lo solcano lasciano segni criptici.
Cerco di interpretare quelle figure bizzarre guardandomi in uno specchio dalla cornice dorata. Mi abbandono ad un grande sorriso malato di egocentrismo cronico pensando che tutto il resto è nulla.
Lo specchio è beffardo. Scorgo più in là del mio naso afferrando un canocchiale gigante. Vedo sangue agitato, una tempesta fuori controllo.
Vedo un vela che a fatica taglia le onde color carminio e un marinaio dallo sguardo gentile tira le fila del mio destino.
Il tutto ed il nulla sono amanti che vivono insieme. L'uno non può fare a meno dell'altra e viceversa. La madre terra stabilisce i confini di una vita e noi possiamo solo sperare di viverla.