martedì 23 novembre 2010

NOIR


Ricci corvini mi avvolgono stretta in una nuvola che toglie il respiro.
Mi porti in alto elevandomi su un altare di gloria.
Godo del tuo essere che mi idolatra e Tu idolo mio mi sei caro.
Dalla mia bocca un filo di seta che disegna una tela di pensieri d'amore:
Una morsa che morde i nostri cuori dai quali sgorga nettare da leccare insieme.

10.08.1915

Federica Accio
10 ago, 9:02 p.

Come stelle filanti volteggiano allegre
lassù dove tutto sembra possibile.
Non mi spiego il perchè della morte
forse è una mano che ti tiene stretta
e fa sì che tu non cada da quella stella.
Sei nata tu, sotto il cielo di questo giorno
95 anni fa. Ora voli sopra di me custodendo
i miei sogni.
Aiutami a trovare il segreto della felicità.

Buon compleanno nonna Zemira

OMAGGIO AL MIO Papà

Ciao Federica, scusa se ti disturbo ma devi togliermi una curiosità.
Dunque, sono un tifosissimo juventino napoletano che a metà anni 80 ascoltava le partite della Juventus su una radio locale napoletana che si collegava con Radio Centro 95 di Torino ( così mi sembra che si chiamasse): il telecronista era un certo Gianfranco Accio. Ebbene, ho cercato su facebook Gianfranco Accio e non l'ho trovato; poi ho provato con Google e, non so come, sono arrivato a te pensando che tu sia una parente di questo telecronista ( forse sua figlia?). Ho anche visto che Gianfranco Accio ha pubblicato un libro " 20 anni di Juve" con allegato un CD della fantastica partita di Tokyo 1985. A proposito di questa partita, ti voglio dire che io l'ho seguita in diretta proprio con il commento di questo telecronista ( infatti quella partita fu trasmessa in diretta da Canale 5 solo per la Lombardia e per me, che sono napoletano, era impossibile seguirla in diretta, alle 04,30 del mattino, così ascoltai la diretta di radio Centro 95 con la voce del tuo papà(?). Ho seguito anche tutto il campionato 1985 86 ( quello del ventiduesimo scudetto) con la voce di questa persona che era bravissimo e che per me era un mito vivente. Non so se tu lo conosci e se Gianfranco Accio è tuo padre nel qual caso vorrei tanto che me lo salutassi e lo ringraziassi per le emozioni che trasmetetteva con le sue radiocronache.
Se non lo conosci, scusami di averti disturbato"

Mi sono permessa di riportare una mail che mi è arrivata in posta privata,omettendo ovviamente il mittente,che ringrazio comunque di cuore. Uno dei tanti piccoli grandi riconoscimenti verbali per una professionalità seria che non ha mai ceduto a nessuna forma di servilismo...
Serietà-dignità-onestà intellettuale i valori che il mio papà mi ha trasmesso...
GRAZIE!

MATRIOSKA DI PENSIEIRI

Di Federica Accio

Scolpite nel buio lettere luminose che accendono la mia curiosità femminea.
I miei occhiali dalla montatura trasparente non colgono le sfumature ma solo la grossolanità.
Sgrano questi occhi verdi disfandomi di questi orpelli modaioli e trattengo il respiro quasi a non voler credere all'immagine che il cervello mi trasmette.

serendipity

SERENDIPITY

S E R E N D I P I T Y

Una condizione inconscia in cui il tuo essere è mosso da eventi apparentemente casuali che in realtà ti conducono ad un destino preordinato,da chi o da cosa,non è dato saperlo. Forse la casualità della volontà perchè se desideri fortemente qualcosa,questa si realizza. Ma ciò avviene inconsapevolmente. Il caso non è altro allora che il desiderio covato.

Quindi, il seme dei nostri eventi è la volontà.

Voglio...

giovedì 3 giugno 2010

IL TRENO

Sei un uccello senza ali

un fiore di metallo

ti aspetto ogni giorno

portami con te.

Sentirò gli odori

e vedrò i colori della vita

attraverso i tuoi occhi di cristallo.

Sei il fedele custode

di ogni mio pensiero

e con i tuoi abbracci scaldi

gli inverni che ci sono

a volte nel mio cuore.

Le pozzanghere nella notte

tremano al tuo

mentre corri veloce

tra le luci sospese a mezz'aria

di un paradiso artificiale.

martedì 2 marzo 2010

ISTANTANEE DALL'INFERNO

Pensieri prigionieri di torbide profondità scandiscono il ritmo delle mie notti caravaggesche.
Creature squamate, visioni crepuscolari, vortici paludosi trattengono il mio sentire dai toni noir.
Con voluttà osservo il film onirico che scorre lento e impietoso. Godo nel toccare le mie membra
anestetizzate dal mio orribile voyerismo. Una zip fredda e veloce apre un sorriso deciso sul mio volto
catatonico. Adoro le complicazioni e semplificare in extremis.