martedì 28 luglio 2009

C'era una volta...
Il tutto è racchiuso in un incipit che sa di batticuore,di lacrime,di speranze.Non vedo l'ora di leggere l'ultima pagina della mia vita,non tanto per sapere se quel che sto attraversando avrà un senso,quanto per sentir i ricordi in un palpito d'emozione adrenalica che mi squoterà l'anima scrollandomi dal torpore e forse dalla nostalgia.Sarò capace di scrivere la mia storia nella solitudine e nell'insoddisfazione,senza perdere il senno, nella consapevolezza di un avvenire che non conosce certezza alcuna ?
Buon viso a cattivo gioco nei confronti di una vita che ti regala giovinezza eterna ,ma che ti infeltrisce il cuore inaridito dall'effimero,dal nulla.

mercoledì 22 luglio 2009

Nuvole di pensieri affollano il mio mondo di complicazione e dogmi imprescindibili.Risate sonore si dipanano come gomitoli di seta impalpabile nell'attesa che qualcuno colga l'essenza del mio respiro.Nessuno ancora attraversa il mio sentiero,solo un colibrì dall'aria birichina sorvola la mia testa che sembra una bomba ad orologeria.TIC TAC TIC TAC...Caramelle colorate sparse sul pavimento di terracotta vivacizzano questa mia giornata di calura estiva.Il colibrì è ancora lì col suo piumaggio color caramelle e mentre sbatte le ali e prende il volo io salto provando a raggiungerlo guardando il cielo con aria di sfida.Vedo solo nuvole,quelle nuvole imprigionate nella mia testa.

tacchi a spillo

Cammino sui miei tacchi a spillo pensando che da un momento all'altro potrei cadere...Ho le vetigini,il cuore sembra uno sprinter ed io con le labbra socchiuse ed un pò d'arsura mi avvicino a quel pertugio antico...La mano tremante afferra con sconsiderata decisione la maniglia della porta che si rompe!Non devo demordere,tu sei dall'altra parte,forse aspetti me e nemmeno lo sai.Siamo vicini ma anche lontani.Forse un segno del destino,quella porta bloccata è lo specchio delle mie paure.Aiutami ad aprirla.

SCHIAVA delle mie virtù...


...smettila d'accanirti contro chi non conosci.Le malelingue esistono proprio perchè mosse o da rancore o da invidia.Un occhio attento legge la mia bacheca e le mie note per rendersi conto che la sottoscritta è consapevole del mondo corrotto dal vizio dell'apparire e dell'immoralità.Il mio errore sta nel non essermi mai omologata,nel non essere mai scesa a compromessi di nessun genere...Avrei potuto essere una regina ,ma il mio regno sarebbe stato una prigione di cristallo,sarei morta vestita d'oro ma con il cuore di cemento.Vestita intimamente di nulla,quel nulla a cui molti ambiscono e di cui si nutrono.La ricchezza ostentata che impoverisce l'anima!Sono "troppo" per molti e l'essere differente reca pruriti sia al genere femminile che a quello maschile.Proprio TU parli di superficialità,tTU che mi invitavi per un drink in "CROCETTA",oppure ti crogiuolavi all'idea che potesse interessarmi la tua attività imprenditoriale....O proprio tu che mi dicevi di comprarmi il capo firmato perchè si addiceva meglio ad una ragazza del mio stile...Tu che mi dicevi di rifarmi questo o quel pezzo di carne,come se fossi una bambola da costruire...TU amica dai mille sorrisi e complimenti,le parole dolci sprecavi per poi affondare la lama alle mie spalle.TU sei la riprova che la mia condotta morale ed i miei valori sono purtroppo oggi una rarità.

REQUIEM DEL CUORE

Al risveglio la luce delle cose è resa ancor più viida dal ricordo di te.Conosco solo il tuo sapore el'arte varia delle tue mani che orchestravano sinfonie dentro di me.Sono rinata e morta insieme in una notte qualunque.Fiera mi vestivo di armature di cristallo sfidando i maschi col sorriso amaro.Immagine netta,cruda,nuda di un respiro,un sospiro,quasi un rantolo tra piacere e agonia...Tu,semplicemente occhi,carne e desiderio.Io,spogliata della virtù che mi rendeva regina delle mie convinzioni,artefice della mia intransigenza morale.Noi,senza parole e senza fiato,niente ora,solo luce.

DALLA TERRA AL CIELO...

Ricordo che il cuore correva all'impazzata come uno sprinter al traguardo.In affanno ma felice d'esser viva per quella corsa dove i colori dei fiori di campo risaltavano tenui in uno spaccato di vivacità e follia tipici della fanciullezza.Ne coglievo sempre il meglio da quella fuga spensierata verso un mondo incantato dove l'aria era libertà e dove lo sguardo si perdeva sognante oltre il verde.Crescevo al ritmo della mia corsa,rapida nei sogni,ma ragionata e contenuta nella realtà.Tutt'intorno era gara per inanellare esperienze d'ogni genere ed io controcorrente osservavo,riflettevo e attendevo che la sorte dipanasse le mie incertezze,con calma,senza premura.Ho sempre saputo cosa fosse giusto per me,quale fosse il mio percoso ideale.Ho assecondato la mia natura battagliera ma parca nelle mosse,come uno stratega che vaglia le variabili del gioco.Poi d'un tratto un sentimento di ribellione nei confronti di un animo turbolento e tormentato dall'auto repressione.Sono fuggita via verso langhe che avevano il colore della passione,non più verdi e spensierate come un tempo,ma con la consapevolezza d'esser giusta in un mondo di ingiustiziaOra,.la corsa sta divendando un volo.Una trasformazione quasi fisica che trascende dalla mia razionale volontà.L'assecondo,perchè è un bisogno primario e segue il disegno karmico prefissato.