mercoledì 22 luglio 2009

DALLA TERRA AL CIELO...

Ricordo che il cuore correva all'impazzata come uno sprinter al traguardo.In affanno ma felice d'esser viva per quella corsa dove i colori dei fiori di campo risaltavano tenui in uno spaccato di vivacità e follia tipici della fanciullezza.Ne coglievo sempre il meglio da quella fuga spensierata verso un mondo incantato dove l'aria era libertà e dove lo sguardo si perdeva sognante oltre il verde.Crescevo al ritmo della mia corsa,rapida nei sogni,ma ragionata e contenuta nella realtà.Tutt'intorno era gara per inanellare esperienze d'ogni genere ed io controcorrente osservavo,riflettevo e attendevo che la sorte dipanasse le mie incertezze,con calma,senza premura.Ho sempre saputo cosa fosse giusto per me,quale fosse il mio percoso ideale.Ho assecondato la mia natura battagliera ma parca nelle mosse,come uno stratega che vaglia le variabili del gioco.Poi d'un tratto un sentimento di ribellione nei confronti di un animo turbolento e tormentato dall'auto repressione.Sono fuggita via verso langhe che avevano il colore della passione,non più verdi e spensierate come un tempo,ma con la consapevolezza d'esser giusta in un mondo di ingiustiziaOra,.la corsa sta divendando un volo.Una trasformazione quasi fisica che trascende dalla mia razionale volontà.L'assecondo,perchè è un bisogno primario e segue il disegno karmico prefissato.

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